Finalità generali del percorso

  • Sviluppare la capacità descrittiva e osservativa del fenomeno sonoro-musicale nella dimensione relazionale;
  • Sviluppare le personali competenze musicali in un’ottica improvvisativa, favorire le capacità comunicative ed espressive in un’ottica interpersonale, privilegiando lo sviluppo del potenziale adattivo della propria creatività;
  • Acquisire le competenze teoriche basilari di ambito neurologico, neuro-psicologico, medico-clinico utili all’inserimento professionale nelle équipe di lavoro multidisciplinari in ambito socio-sanitario;
  • Approfondire l’utilizzo di metodologie per la programmazione e per la realizzazione di progetti d’intervento di carattere preventivo, riabilitativo e terapeutico;
  • Acquisire conoscenze psicologiche finalizzate all’osservazione dell’essere umano per comprendere comportamenti adattivi e disadattivi;
  • Prendere coscienza delle proprie caratteristiche intra ed interpersonali con particolare riferimento alle dinamiche gruppali e ai contesti clinici.

Aree e materie di studio

L’attività formativa sarà articolata in:

  • lezioni frontali
  • esercitazioni pratiche
  • laboratori esperienziali
  • tirocini osservativi
  • tirocinio/esperienza sul capo

Il corso è suddiviso in quattro aree di studio con le seguenti materie:

1. Area Musicoterapica

  • Musicoterapia I-II-III
  • Osservazione musicoterapica
  • Laboratorio di Musicoterapia applicata
  • Pratica osservativa e analisi dei casi clinici
  • Esperienza di supervisione e tutoring
  • Introduzione al tirocinio

2. Area Medica

  • Neurologia
  • Neuropsicologia
  • Psicopatologia generale e Psichiatria

3. Area Psicologica

  • Metodologia dell’osservazione
  • Psicologia dinamica
  • Psicopatologia dello sviluppo
  • Psicologia della musica e del ritmo

4. Area Musicale

  • Semiologia e analisi musicale di base
  • Acustica
  • Teoria e tecnica delle percussioni
  • Pratica improvvisativa e ascolto
  • Laboratorio di vocalità e Linguaggi del corpo
  • Fondamenti di musica d’insieme per l’improvvisazione musicoterapica
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Normativa

1. Informazioni sulla Norma UNI 11592 per le Arti Terapie

La Legge n. 4 del 14 gennaio 2013, “Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini e collegi”, è stata promulgata per disciplinare le professioni non regolamentate (come la professione di musicoterapista) che prevedono “[…] attivita’ economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attivita’ riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attivita’ e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative. (Art. 1, comma 2).

La Legge prevede che tali professionisti possano costituirsi in “[…] associazioni a carattere professionale di natura privatistica, fondate su base volontaria, senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva, con il fine di valorizzare le competenze degli associati e garantire il rispetto delle regole deontologiche, agevolando la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole sulla concorrenza.” (art. 2, comma 1).

Allo stesso tempo, la Legge prevede che tali professionisti possano autoregolamentarsi anche indipendentemente dall’adesione alle associazioni professionali citate nell’art. 2. In particolare, l’articolo 6 sulla “Autoregolamentazione volontaria” prevede:

“1. La presente legge promuove l’autoregolamentazione volontaria e la qualificazione dell’attivita’ dei soggetti che esercitano le professioni di cui all’art. 1, anche indipendentemente dall’adesione degli stessi ad una delle associazioni di cui all’art. 2.
2. La qualificazione della prestazione professionale si basa sulla conformita’ della medesima a norme tecniche UNI ISO, UNI EN ISO, UNI EN e UNI, di seguito denominate «normativa tecnica UNI» [….] 3. I requisiti, le competenze, le modalita’ di esercizio dell’attivita’ e le modalita’ di comunicazione verso l’utente individuate dalla normativa tecnica UNI costituiscono principi e criteri generali che disciplinano l’esercizio autoregolamentato della singola attivita’ professionale e ne assicurano la qualificazione. […] Per autoregolamentarsi i professionisti possono quindi elaborare innanzitutto le “norme tecniche UNI” specifiche per ogni categoria professionale, e, in base a quelle, ottenere una certificazione da enti di certificazione accreditati.

L’Art 9 sulla “Certificazione di conformita’ a norme tecniche UNI”, infatti, riporta:
“1. Le associazioni professionali di cui all’art. 2 e le forme aggregative di cui all’art. 3 collaborano all’elaborazione della normativa tecnica UNI relativa alle singole attivita’ professionali, attraverso la partecipazione ai lavori degli specifici organi tecnici o inviando all’ente di normazione i propri contributi nella fase dell’inchiesta pubblica, al fine di garantire la massima consensualita’, democraticita’ e trasparenza. Le medesime associazioni possono promuovere la costituzione di organismi di certificazione della conformita’ per i settori di competenza, nel rispetto dei requisiti di indipendenza, imparzialita’ e professionalita’ previsti per tali organismi dalla normativa vigente e garantiti dall’accreditamento di cui al comma 2.
2. Gli organismi di certificazione accreditati dall’organismo unico nazionale di accreditamento ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, possono rilasciare, su richiesta del singolo professionista anche non iscritto ad alcuna associazione, il certificato di conformita’ alla norma tecnica UNI definita per la singola professione.
In base a quanto stabilito da questa Legge, i rappresentati di varie associazioni professionali e congregazioni di categoria (tra cui i rappresentanti della Confiam) delle diverse Arti Terapie (Musicoterapia, Arteterapia, Danzaterapia, Teatro Terapia, Drammaterapia) hanno costitutito un gruppo di lavoro presso l’UNI ed elaborato una specifica Norma UNI 11592, “Attività professionali non regolamentate – Figure professionali operanti nel campo delle Arti Terapie – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza” che è stata pubblicata nell’ottobre 2015.
Tale Norma è scaricabile, a pagamento, sul sito dell’UNI, a questo link. La Norma non è infatti divulgabile, nè per intero nè per singole parti.

La Norma definisce “[…]le conoscenze, le abilità e le competenze […] e definisce i compiti del professionista delle arti terapie raggruppandoli in sei passaggi essenziali. Gli arte terapeuti devono infatti saper accogliere, analizzare e comprendere le richieste di intervento che vengono loro rivolte, progettare interventi specifici, negoziare il contratto, realizzare e portare a conclusione l’intervento, valutarne l’esito, lavorare in contesti e in equipe multi-professionali” (dal sito UNI).

La Norma entra nel merito delle singole specifiche competenze necessarie per ciascuno dei suddetti compiti. La Norma inoltre entra nel merito del percorso formativo del professionista delle Arti Terapie, stabilendo alcuni criteri fondamentali, in termini quantitativi e qualitativi, e, quindi, i criteri di accesso alla professione.
I criteri che regolano il protocollo formativo delle scuole Confiam sono conformi a quelli previsti dalla Norma UNI 11592.

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Protocollo di formazione CONFIAM

Aree disciplinari e materie d’insegnamento

Le scuole Confiam si attengono alla suddivisione per aree disciplinari anche in termini quantitativi; la declinazione delle diverse materie all’interno di ogni area può essere leggermente differenziata da scuola a scuola.

Area musicale (25%)

Obiettivi: acquisizione di competenze teorico / armoniche (oltre le competenze teorico-musicali di base); acquisizione di strumenti teorico-concettuali per riconoscere / decodificare le diverse espressioni culturali della musica; sviluppo di abilità nell’uso dello strumentario Orff e strumenti percussivi; sviluppo della propria espressività e creatività musicale tramite tecniche improvvisative e compositive.

  • Teoria musicale;
  • Filosofia della musica e / o Semiologia musicale;
  • Etnomusicologia;
  • Psicologia della musica;
  • Laboratori ritmici e vocali, laboratori su tecniche elettroniche ed informatiche applicate alla musica.

Area musicoterapica (45%)

Obiettivi: acquisizione di conoscenze musicoterapiche di tipo teorico, metodologico e tecnico.

  • Profilo storico, principi teorici e presupposti scientifici della Musicoterapia (in Italia e all’estero);
  • Aspetti metodologici e tecnici (osservazione, progettazione, intervento, valutazione dei risultati);
  • Laboratori esperienziali finalizzati a: conoscenza delle modalità operative di diversi modelli musicoterapici e in differenti contesti clinici; sviluppo di competenze tecniche musicoterapiche; sviluppo di capacità osservative e autoosservative in contesti gruppali.

Area psicologica (15%)

Obiettivi: acquisizione di conoscenze psicologiche finalizzate all’osservazione dell’essere umano per comprenderne comportamenti adattivi o disadattivi.

  • Elementi di psicologia generale;
  • Psicologia dell’età evolutiva;
  • Metodologia di osservazione e di valutazione;
  • Correnti e teorie psicologiche e psicopatologiche;
  • Dinamiche di gruppo.

Area medica (15%)

Obiettivi: acquisizione di conoscenze sulle principali patologie trattate in ambito musicoterapico. Strategie d’integrazione della musicoterapia all’interno di equipé multidisciplinari.

  • Aspetti di Medicina generale e Preventiva;
  • Elementi di Anatomofisiologia;
  • Elementi di Clinica Neurologica;
  • Elementi di Neuropsichiatria Infantile;
  • Elementi di Psichiatria degli Adulti;
  • Il protocollo di formazione Confiam prevede inoltre l’articolazione su almeno tre anni di corso [1] e lo svolgimento di un tirocinio/esperienza sul campo di 250 ore, comprensive di ore di tutoring e supervisione.

Il monte ore totale delle scuole Confiam è di 1200 ore, suddivise fra ore d’aula (lezioni teoriche e laboratori esperienziali, per un totale generalmente di circa 500 ore nel triennio), tirocinio/esperienza sul campo (250 ore) e ore di approfondimento personale per la preparazione degli esami, la stesura dei protocolli delle esperienze di tirocinio, la scrittura della tesi.

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